Everest 1953
di Mick Conefrey
Genere
Montagna e avventuraCollana
EXPLOITSEAN
9788863804911Pagine
352Formato
Cartonato2 giugno 1953: mentre la Gran Bretagna festeggia l’incoronazione di Elisabetta II, i media diffondono le prime notizie su un altro avvenimento epocale: la conquista dell’Everest, la montagna più alta della Terra. Il neozelandese Edmund Hillary e lo Sherpa Tenzing Norgay sono i primi uomini a salire sul tetto del mondo, grazie a una spedizione perfettamente riuscita sotto la guida del colonnello John Hunt. A sessant’anni da questa straordinaria impresa, Mick Conefrey ricostruisce, attraverso documenti inediti e interviste di prima mano con i protagonisti, le vicende che portarono al successo inglese. E rivela tutti i retroscena, le crisi e le polemiche – sia in parete che in patria – che nessuno ha mai raccontato: dalla ricerca rocambolesca dei finanziamenti alla ribellione degli Sherpa, dalle condizioni meteo avverse all’ostilità della stampa nazionale. E Conefrey rimette nella giusta prospettiva oltre alle grandi capacità organizzative unite a un carattere accomodante e a un sano spirito patriottico del colonnello Hunt, anche le personalità rimaste più in ombra nei resoconti ufficiali, come Eric Shipton, l’enigmatico «Mr Everest» a cui fu negata la guida della spedizione, o Tom Bourdillon e Charles Evans, che dovettero rinunciare a cento metri dalla vitta. Grazie alla sua appassionata ricerca tra le lettere, i diari e i ricordi dei protagonisti di allora, Conefrey ha scritto un libro intenso ed emozionante su una delle pagine più epiche dell’alpinismo di tutti i tempi.
«Conefrey descrive in modo superbo la corsa alla conquista della Montagna delle montagne. Una storia grande coraggio e di un mondo che non c’è più. »The Guardian
«Everest 1953 è senza dubbio il libro più esaustivo su una spedizione epica.» My Outdoors
«Un racconto pieno di pathos sul grande gioco di squadra che consentì la conquista dell’Everest.» Stephen Venables, primo inglese in cima all’Everest senza ossigeno
«Incredibile! Conefrey ha trovato tantissimo materiale inedito e l’ha intessuto con intelligenza in un racconto avvincente e storicamente accuratissimo.» Julie Summers, presidente del Mountain Heritage Trust